Uomo politico giapponese. Diplomatico di
carriera, nel periodo che precedette la seconda guerra mondiale fu ambasciatore
a Stoccolma (1928-30), Roma (1930-32) e Londra (1932-39). Contrario alla
prosecuzione della guerra, nel 1945 venne arrestato e rimase per qualche tempo
in carcere. Leader del Partito liberale, nel dopoguerra si dedicò a
un'intensa attività politica, iniziata nell'ottobre 1945 col suo ingresso
nel Governo Shidehara. Nel maggio 1946 assunse la direzione di un Governo di
coalizione formato da liberali e forze progressiste, impegnandosi a smantellare
i residui feudali, compresa la rinuncia dell'imperatore alle proprie prerogative
divine. Dimessosi nel maggio 1947, riassunse la direzione del Governo nell'anno
seguente, assicurandosi una stabile maggioranza con la costituzione del Partito
liberal-de mocratico, mentre il riemergere dei gruppi monopolistici favoriva il
passaggio dell'iniziativa politica dai socialisti alla coalizione conservatrice.
Nel novembre del 1951 firmò il trattato di pace con gli Stati Uniti,
normalizzando la posizione internazionale del Giappone e favorendo la ripresa
economica del Paese, che ricevette notevole impulso dalla guerra di Corea. La
scissione di un gruppo di dissidenti liberali, capeggiati dal democratico
Hotyana, lo costrinse a dimettersi nel 1954, cedendo la leadership politica al
suo rivale (Tokyo 1878 - Oisu, Tokyo 1967).